Vincere la crisi e conquistare opportunità con un consulente aziendale

Negli ultimi dieci anni la parola “crisi” è diventata la più usata da imprenditori, negozianti, ristoratori, artigiani e tutti coloro che hanno una partita iva. Sicuramente non abbiamo vissuto un periodo semplice e non lo possiamo ancora definire storia passata.

Le piccole e medie industrie si sono trovate ad affrontare problemi di liquidità, diminuzioni delle vendite, ridimensionamenti del numero di dipendenti. Questo è vero.

È altrettanto vero che molte aziende hanno continuato a lavorare con ottimi profitti e addirittura diverse società hanno incrementato il fatturato proprio mentre altre stavano chiudendo. Non è la speculazione o lo sciacallaggio ad aver salvato le imprese dalla mannaia della crisi, ma la capacità di cambiare, di adeguarsi al mercato, di capire dove limare e dove aumentare i ricavi.

La consulenza direzionale come risposta alla crisi

La crisi economica iniziata nel 2008 è stata sicuramente una sventura che difficilmente poteva essere prevista da un imprenditore, ma chi è stato veloce nel reagire ai primi segnali e ha attuato strategie opportune, probabilmente oggi è ancora attivo.

Molti titolari di aziende hanno capito che non potevano far fronte a una tale rivoluzione senza avere un aiuto che arrivasse da oltre il recinto della propria fabbrica. È stato proprio per affrontare la crisi che le PMI si sono avvalse del lavoro di un consulente di direzione.

Non è stata sicuramente una buona strategia quella di improvvisare e andare per tentativi cercando di restare a galla con le proprie forze. C’è chi ha pensato di risolvere i problemi della propria azienda frequentando un corso intensivo di marketing o leggendo qualche libro sull’argomento. Spesso i risultati sono stati come quelli di chi si auto cura cercando i sintomi che avverte su Google.

Cogliere le opportunità quando il mercato è turbolento e i consumatori diventano più accorti è un lavoro molto delicato. La consulenza direzionale è uno strumento utile per analizzare lo stato dell’azienda e stabilire quale sia la strategia di marketing da applicare per “sfruttare” al meglio tutte le risorse a disposizione.

Un consulente di direzione cosa fa?

Una consulenza manageriale a Milano, che è sempre il fulcro economico del nostro Paese, o nel resto d’Italia non può essere un processo standardizzato applicabile a tutti i tipi di aziende. Un consulente di direzione deve essere in grado di dare il proprio supporto agli imprenditori e ai manager a prescindere dal settore commerciale in cui operano.

Il consulente come prima cosa deve ascoltare i bisogni dell’azienda e insieme alla dirigenza stabilire gli obiettivi da raggiungere.

Nella fase di analisi il professionista deve individuare le risorse interne all’azienda che siano utili e cercare figure esterne che possano integrare le competenze già esistenti.

Successivamente il consulente di direzione deve realizzare un piano strategico che coinvolga tutti i settori aziendali in cui si sono riscontrate criticità e che indichi come evolvere la struttura organizzativa.

Se necessario, provvedere a formare l’imprenditore e il suo team di lavoro per fare in modo che la strategia pianificata prosegua sui binari corretti anche una volta terminata la collaborazione.

Ora che conosci le funzioni di un consulente scopri anche tu se la:

“Consulenza direzionale: serve sul serio?”

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