I battiti che aumentano, le mani che iniziano a sudare, voci e rumori che ovattano le orecchie.
“E il vincitore è…Luca Targa!”
Mi alzo dalla sedia quasi incredulo, spaesato, un movimento non dettato dal cervello ma dall’emozione. Un gesto automatico, diverso dalle altre volte, perché oggi non viene premiato il lavoro svolto da me e dai miei collaboratori, ma vengo premiato in quanto professionista.