Una struttura aziendale meno gerarchica porterà le imprese al successo?

La maggior parte delle persone ogni giorno lavora nel contesto di un’azienda e si confronta con la sua organizzazione. Operai, impiegati, manager, imprenditori, ma anche collaboratori esterni, sono parte della struttura aziendale e sono condizionati dalla gerarchia esistente.

 

Facendo parte della quotidianità, l’organizzazione aziendale può essere data per scontata quando invece è un tema ampiamente studiato e sul quale sono state prodotte molte teorie.

 

 

Quindi la risposta più corretta alla domanda posta nel titolo è: dipende dall’azienda.

 

Non è una soluzione diplomatica la mia, ma è frutto della lunga esperienza nella consulenza aziendale e nell’organizzazione del lavoro.

 

 

L’organizzazione aziendale del futuro 

 

La tendenza odierna è quella di avere aziende con meno gerarchia, quindi minori decisioni che calano dall’alto sui dipendenti. Si è passati da un’organizzazione del lavoro verticale a quella orizzontale.

 

Nel nostro Paese la struttura organizzativa verticale è quella maggiormente impiegata, ma è cominciato un rapido cambiamento verso quella orizzontale che permette di adattarsi meglio al mercato attuale.

 

L’organizzazione verticale non è sempre sbagliata, infatti per alcune grandi società funziona ancora ragionare per singoli dipartimenti che non interagiscono molto l’uno con l’altro e che vengono gestiti secondo la classica gerarchia.

 

La struttura orizzontale prevede una maggior cooperazione tra le risorse presenti in azienda e la composizione di team che si occupano di specifici progetti. Un elemento può far parte anche di più team mettendo a disposizione la propria competenza per trovare soluzioni e arrivare agli obiettivi.

 

Anche in caso si presentino problemi è direttamente la persona a capo del team che se ne occupa, quindi conosce molto meglio il lavoro svolto e le eventuali criticità, rispetto ad un manager che dirige un intero settore aziendale.

 

Dalla ricerca Organization 3.0. L’azienda del futuro, prodotta da Asterys insieme a  ResearchNow, sono usciti spunti di riflessione molto interessanti.

 

Più del 50% degli intervistati italiani, naturalmente tutti operanti in ambito aziendale con diverse mansioni, hanno dichiarato che nell’azienda del futuro opereranno team autonomi in grado di prendere decisioni e di interagire tra loro.

Inoltre il 23% ha addirittura ipotizzato che i gruppi di lavoro saranno privi di un leader che li guiderà, ma si sapranno autodeterminare e autogestire.

 

Un altro dato molto chiaro sull’azienda 3.0  è quello che fa immaginare una sempre maggiore cooperazione dei gruppi di lavoro.

In Italia il 74%  vede come fattore fondamentale per la crescita dell’azienda la collaborazione fra team, anche quando essi lavorano in settori diversi.

 

 

Come faccio a sapere qual è la struttura organizzativa giusta? 

 

Studiare le ricerche più aggiornate e seguire la direzione che pare prendere la maggioranza dei competitor potrebbe essere una soluzione, ma potrebbe essere solo un continuo rincorrere. Ciò che fa crescere un’azienda è essere i primi a cavalcare il cambiamento.

 

Solo affidandosi a un consulente esperto in strutture organizzative è possibile valutare quale sia la strada migliore per un’azienda.

Un professionista sa come: analizzare tutti i settori aziendali, valutare il mutamento del mercato, stabilire come organizzare al meglio i dipartimenti e le risorse.

 

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