Il brand, da sempre, è un elemento fondamentale per il marketing e per la comunicazione interna di un’azienda.
Un marchio che rispecchia i valori aziendali, che non presenta ambiguità, che viene riconosciuto senza problemi dal pubblico è la base su cui costruire una brand identity forte ed efficace.
Se nel corso del tempo, però, queste fondamenta si possono indebolire e/o possono cambiare i parametri di valutazione del target di mercato, in questi casi si rende necessario un Rebranding.
L’operazione comporta un lavoro impegnativo che non deve essere confuso con il Restyling del brand. Iniziano da quest’ultimo argomento per poi addentrarci nel tema centrale di questo articolo.
Per una fase di marketing operativo efficace non confondere Rebranding e Restyling
Eliminare fin dall’inizio l’errata sovrapposizione dei due termini è essenziale per progettare correttamente tutte le attività necessarie e passare alla fase operativa senza dover rivedere tutta la strategia.
Il Restyling di un brand comunemente riguarda l’aspetto estetico e non coinvolge tutti gli elementi dell’immagine coordinata dell’azienda.
È un’attività che si può sintetizzare in una frase: aggiornamento del logo.
Tutt’altra cosa è il Rebranding. Questa attività di marketing coinvolge tutti gli elementi dell’immagine coordinata dell’azienda ed è, quindi, molto più invasiva del semplice Restyling.
Confondere queste due operazioni comporta perdite di tempo che devono essere recuperate, con il conseguente impiego non preventivato di risorse.
Marketing strategico e Rebranding: analizzare il marchio e pianificare la rivoluzione
Il Rebranding cambia radicalmente il marchio e tutto ciò che lo riguarda, di conseguenza bisogna investire nell’analisi e nella programmazione. Per questo è necessario il marketing strategico prima di rivoluzionare un brand.
Per ottenere concreti vantaggi dal Rebranding bisogna:
- Avere chiaro i motivi per cui il marchio non è più in linea con le necessità dei clienti o del mercato
- Stabilire gli obiettivi che si vogliono ottenere
- Pianificare le fasi operative
- Monitorare i progressi
È chiaro che sia un processo da eseguire con estrema attenzione e a fronte di profonde analisi.
Per questo è bisogna rivolgersi a professionisti di branding e, magari, coinvolgere un consulente esterno per coordinare l’attività e i diversi specialisti.
Il consulente per una strategia di marketing focalizzata sul brand
È ormai ovvio da quanto ho scritto nei paragrafi precedenti che un Rebranding non possa essere preso sottogamba. Una identità di marca ben definita e capace di coinvolgere prospect e clienti è lo strumento migliore per far aumentare le vendite e fidelizzare il pubblico.
Anche quando all’interno dell’impresa sono presenti esperti di marketing, analisti, grafici, copywriter è sempre meglio avere una project manager per guidare la squadra e monitorare passo dopo passo le loro attività.
Se non nell’organico aziendale non è presente una figura con una vasta preparazione nel marketing e con una particolare conoscenza delle metodologie per lo sviluppo della brand identity, allora si rende indispensabile la collaborazione di un consulente manageriale specializzato.
Ancora una volta voglio sottolineare che il brand è un elemento centrale delle comunicazione integrata e lo è ancora di più nell’era della comunicazione digitale.
Per capire meglio questa conclusione guarda quanti media deve curare un’azienda B2B: