Gli imprenditori lo sanno bene, pensare solo al presente non è sufficiente per mandare avanti un’azienda.
Le imprese che restano per lungo tempo sul mercato sono certamente guidate da persone lungimiranti, che non si accontentano dei momentanei successi e che, proprio come nel gioco degli scacchi, pensano sempre alla mossa successiva da fare.
La pianificazione aziendale è indispensabile per conquistare il futuro prima di tutti i competitor.
Definizione di pianificazione aziendale
Prima di inoltrarci negli approfondimenti e nelle analisi è meglio partire dalla definizione di pianificazione aziendale. Quella che ritengo sia la più precisa è quella inserita nel libro “Strategia e Pianificazione delle Imprese” del professor Pellicelli:
“Pianificare significa inserire nell’attività del presente tutti gli elementi del futuro che possono essere predeterminati, tutto ciò in modo che nelle decisioni prese oggi si tenga conto sia delle modificazioni che l’ambiente può verosimilmente portare all’economia dell’impresa, sia di quanto l’impresa pensa di fare nel futuro”.
Non parliamo di fantascientifici viaggi nel futuro o dell’intervento di un indovino, ma di accurate analisi e di previsioni fatte attraverso i dati e la ricerca.
Pensiamo a Steve Jobs e come ha saputo anticipare tutti con i suoi prodotti che sembravano uscire da film di fantascienza e che oggi sono oggetti di uso comune, primo tra tutti l’iPhone.
Attendere che il mercato cambi o che altri trovino l’idea rivoluzionaria significa al massimo arrivare secondi. Fondare un’impresa sulla rincorsa delle nuove tendenze significa arrancare costantemente e probabilmente fallire.
Attraverso una pianificazione strategica si deve preparare l’azienda ai mutamenti dell’ambiente in cui opera e a reagire velocemente per non essere tagliati fuori dal mondo degli affari.
Sempre secondo Pellicelli la pianificazione aziendale è di:
- Breve periodo (inferiore a un anno)
- Medio periodo (tra uno e cinque anni)
- Lungo periodo (più di cinque anni)
Non bisogna trascurare nessuno di questi lassi di tempo per creare una corretta programmazione aziendale.
Come deve essere un piano strategico
Attraverso un’analisi strategica si deve realizzare un documento che contenga gli obiettivi dell’azienda e i tempi in cui devono essere ottenuti, da qui si può costruire il futuro del proprio business.
Gli obiettivi che si inseriscono nel piano strategico devono essere concreti, fattibili e misurabili. Bisogna necessariamente stabilire le azioni da fare per arrivare ai risultati prefissati, reperire le risorse e stabilire il timing di ogni operazione.
Un imprenditore per sua natura è ambizioso, ma deve anche essere concreto, quindi non deve perdere tempo dando la caccia agli unicorni. Meglio investire risorse in progetti realizzabili.
La pianificazione aziendale può essere suddivisa in quella a breve, medio e lungo termine, quindi si parla di:
- Pianificazione operativa nel breve periodo
- Pianificazione tattica nel medio periodo
- Pianificazione strategica nel lungo periodo
Appare evidente che la pianificazione strategica sia un processo centrale che deve sempre essere preso in considerazione dai manager e dagli imprenditori. Già oggi si deve conoscere cosa si farà in azienda nei prossimi anni, altrimenti ci si troverà sopraffatti dal mutamento del mercato.
Per un efficace processo di pianificazione aziendale, senza errori, ecco da dove partire:
“Pianificazione strategica aziendale: solo per imprenditori lungimiranti”