Organizzazione del lavoro: gli errori da evitare

 

Amministrare un’azienda non è certamente un compito facile, soprattutto in momenti in cui la stabilità del mercato è solo una speranza.

 

Esistono fattori che non possono essere controllati da CEO e manager, ma ce ne sono altri che dipendono unicamente da chi gestisce l’impresa. Uno di questi è l’organizzazione del lavoro, elemento fondamentale per far crescere un’azienda e per affrontare i momenti di crisi.

 

Per amministrare un’attività nel migliore dei modi bisogna evitare di fare alcuni errori molto comuni.

 

Ecco a cosa devi fare attenzione.

 

Organizzazione aziendale che punta solo al guadagno e non considera i dipendenti

 

Se un’azienda non è produttiva non sta in piedi, lo sappiamo bene tutti noi imprenditori, ma se miri solo alla costante crescita economica non curandoti di tutto il resto, molto probabilmente arriverai al punto di rottura.

 

Sottoporre i dipendenti a estenuanti carichi di lavoro con turni che non finiscono mai può far guadagnare nell’immediato, ma sul lungo periodo porterà notevoli problemi all’interno dell’ambiente lavorativo.

 

L’organizzazione aziendale deve assolutamente tenere conto delle risorse umane e, in particolare, del benessere dei dipendenti.

 

Al di là delle ovvie norme che tutelano i lavoratori (ad esempio il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro) esistono diverse ricerche che dimostrano il rapporto vantaggioso tra soddisfazione del dipendente e maggiore produttività.

 

I collaboratori della tua azienda non sono limoni da spremere ma germogli da curare e far crescere insieme al fatturato.

 

 

Struttura organizzativa sbagliata per la tua azienda B2B

 

Che cosa produci? Come è il flusso di lavoro della tua azienda? Quanti dipendenti sono al lavoro ogni giorno? Quante divisioni ha l’impresa? Fornisci uno o molteplici servizi?

 

Queste sono solo alcune delle domande che dovresti farti se stai pensando a come strutturare la tua startup o se credi sia il momento di rivedere la gestione della tua azienda che si sta espandendo o sta attraversando un periodo di forte cambiamento.

 

La maggioranza delle piccole e medie imprese si basano sulla struttura funzionale in cui si suddividono i compiti in reparti con specifiche funzioni. L’ultra specializzazione di ogni reparto può non essere ideale, ad esempio, in quelle attività in cui la flessibilità è il pilastro dell’efficienza.

 

Una piccola azienda metalmeccanica può essere gestita molto bene suddividendo chiaramente i compiti tra produzione, amministrazione e vendita, mentre per una web agency è più adeguata una struttura a matrice in cui un dipendente specializzato può lavorare a diversi progetti contemporaneamente, mettendo il proprio know-how a disposizione di diversi team di lavoro.

 

Non essere pronti ai cambiamenti

 

Nelle mia trentennale carriera ho visto mutare notevolmente le aziende e tutto ciò che sta intorno a loro. Il passaggio più radicale è stato quello verso la digitalizzazione di molti processi aziendali come ad esempio: comunicazione, marketing, controllo dei dipendenti, amministrazione, vendite.

 

Pensare che l’organizzazione del lavoro attuale sia giusta per la tua azienda anche tra vent’anni è un’illusione. Grandi o piccoli, i cambiamenti saranno da fare perché i tuoi clienti e il mercato si evolveranno.

 

Inoltre, bisogna tenere in considerazione anche il tessuto socioeconomico che non resta lo stesso per lunghi periodi ed esso influisce anche sulle necessità dei dipendenti. Un esempio molto chiaro può essere uno stipendio non in linea con il costo della vita.

 

Bisogna cogliere i piccoli segnali che precedono le grandi crisi e agire tempestivamente sulla struttura organizzativa dell’azienda per renderla adeguata non solo al presente, ma al futuro.

 

Molto spesso dall’interno dell’impresa è difficile vedere tutte le sottili incrinature che moltiplicandosi portano al crollo della struttura, per questo molto spesso gli imprenditori si rivolgono a professionisti esterni che possono affiancarli e individuare soluzioni efficaci prima di dover prendere decisioni drastiche.

 

Se vuoi capire come un consulente manageriale può aiutare la tua azienda leggi anche:

“La consulenza direzionale più adatta a ogni fase del ciclo di vita dell’impresa”

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