Marketing operativo: gli strumenti per far crescere le aziende

Dopo aver trascorso il giusto tempo nelle fasi di marketing analitico e marketing strategico, arriva il momento dell’azione: si passa al marketing operativo per far crescere l’azienda.

Solo dopo aver studiato i dati dell’azienda e dei concorrenti e aver pianificato le operazioni da eseguire, si può passare a mettere in atto tutte quelle strategie che vengono inserite nel così detto marketing mix.

Il marketing operativo è come schiacciare l’acceleratore dopo aver messo a punto la macchina da corsa e aver studiato la pista curva dopo curva, fino al traguardo.

 

Lo scopo è arrivare primi sotto la bandiera a scacchi, dopo aver raggiunto una serie di obiettivi intermedi: abbiamo abbassato il tempo sul giro, abbiamo sorpassato tutti gli avversari, abbiamo gestito al meglio il pit stop.

La lotta con i competitor è sempre dura, ma con le giuste operazioni d’inbound e outbound marketing si possono ottenere ottimi risultati.

Le 4 P + 1 del marketing operativo

 

Gli interventi in queste fase possono essere fatti negli ambiti descritti dalle quattro P:

 

  • Prodotto. La scelta del giusto prodotto per un determinato segmento di consumatori, è un’operazione fondamentale per intercettare le tendenze del mercato e differenziarci dai concorrenti.
  • Prezzo. Basta pensare a quante ricerche sul prezzo vengono fatte su Google prima di fare un acquisto. È semplice intuire che una strategia mirata sul prezzo può fare la differenza in una campagna promozionale di un prodotto o di un servizio.
  • Placement – posizionamento. Bisogna capire come far incontrare il prodotto o servizio con il consumatore. I giusti canali di distribuzione o i luoghi perfetti in cui collocare un articolo per una nicchia di clienti, sono aspetti da non trascurare.
  • Promozione. Farsi conoscere, far sapere ciò che si fa e perché. Mai come oggi sono diventati importanti fattori come comunicare correttamente ciò che l’azienda fa, pubblicizzare una specifica offerta utilizzando i diversi canali (online e offline), fidelizzare il cliente con proposte mirate.

Alle quattro P elencate, oggi bisogna aggiungerne una quinta: Purpuse, lo scopo.

Far capire al cliente per quale motivo si produce in un certo modo, perché si perseguono valori come quelli della famiglia e della difesa dell’ambiente, in altre parole: perché si è diversi dai concorrenti. Un elemento indispensabile se si vuole creare un legame con il consumatore e motivarlo all’acquisto.

Tutte queste componenti devono essere prese in considerazione per operare con un mix di azioni mirate che faranno raggiungere gli obiettivi aziendali prefissati.

Il marketing mix per far crescere le aziende

 

Il marketing operativo non può fare a meno del marketing mix, ovvero le azioni integrate utili a raggiungere i nostri obiettivi.

Per intervenire sulle quattro leve del marketing mix definite in precedenza con si utilizzano strategie di Outbound e Inbound Marketing, singolarmente o integrate fra loro.

Per outbound s’intendono tutte le operazioni promozionali che vanno alla ricerca del cliente.

Ad esempio fanno parte dell’outbound marketing i canali più classici come la pubblicità in tv e radio, cartellonistica, fiere ed eventi promozionali.

Per questo ambito bisogna curare l’immagine dell’azienda, ideare e realizzare spot innovativi che colpiscano, trovare il giusto media che arrivi al target che vogliamo.

L’inbound marketing è l’insieme di strategie che portano il cliente a trovare l’azienda.

Partendo dalla customer journey, intercetta il possibile cliente, lo educa e lo aiuta a formare la propria decisione d’acquisto, senza pubblicità diretta, ma offrendo informazioni di interesse.

La predominanza del Web Marketing

 

Il web marketing è diventato fondamentale nel marketing mix in cui il cliente è sempre più al centro di ogni operazione.

Si agisce con tecniche SEO (search engine optimization) per fare in modo che il sito aziendale sia indicizzato dai motori di ricerca, Google in primis.

Per apparire velocemente tra i primi risultati delle ricerche fatte dal potenziale consumatore su internet, bisogna intervenire anche con la SEA (search engine advertising) la gestione di annunci che appaiono sui motori di ricerca.

Altri strumenti sono il blog aziendale, email marketing e social media che possono dare informazioni mirate che soddisfano l’utente alla ricerca di risposte su un argomento specifico dove l’azienda opera.

Attraverso cui parole, immagini e video, diventano una risorsa importantissima per l’azienda.

In ognuno di questi settori è fondamentale uno specialista che sappia come operare e come interagire con gli altri professionisti.

A coordinare la squadra che lavora sinergicamente e studiare gli strumenti migliori ci deve essere un consulente di marketing che sia anche il punto di riferimento unico per l’imprenditore.

 

Se siete in cerca di punti di riferimento per selezionare la persona adatta al ruolo, ne ho parlato in questo articolo:

 

“Imprenditori, vediamo come scegliere il giusto consulente di marketing”

Lascia un commento