Leve del marketing e attivismo del marchio: quanto pesano i valori aziendali?

 

Sono passati i tempi in cui non prendere posizione era vantaggioso per un’azienda. Oggi essere apparentemente neutrali a ciò che turba l’opinione pubblica può trasformarsi in un boomerang che colpisce l’autorevolezza del brand.

 

Ora tra le leve del marketing bisogna inserire l’attivismo del marchio connesso ai valori aziendali.

 

Comunicare l’impegno sociale dell’azienda è un’operazione delicata quanto proficua, per questo servono precise strategie e l’aiuto di esperti.

 

Marketing analitico e attivismo del brand

 

 

Per capire il rapporto tra marketing analitico e attivismo del marchio iniziamo dalle definizioni:

 

“Il marketing analitico è il processo di raccolta e studio dei dati che definiscono il comportamento di un’azienda, il settore di mercato, i clienti e la concorrenza.”

 

“Il brand activism è un modello di business nel quale il perseguimento degli obiettivi economici è correlato o subordinato all’impegno dell’impresa in cause di rilevanza sociale, politica e ambientale.”

 

Bastano queste due spiegazioni lette una dopo l’altra per intuire immediatamente come il marketing analitico debba occuparsi anche dei concetti inerenti all’impegno sociale dell’azienda.

 

Non solo è necessario capire qual è il pensiero del pubblico di riferimento dell’azienda, ma bisogna stabilire se esso sia rappresentato dal brand.

 

Il piano di marketing strategico costruito attorno ai valori aziendali

 

Le imprese non sono più luoghi chiusi in cui entrano le materie prime ed escono i prodotti, ma sono sistemi aperti, contaminati da ciò che succede nella società e che possono proporre strade da percorrere per migliorare.

 

I valori aziendali devono essere le fondamenta su cui si costruisce il progetto imprenditoriale e attorno ai quali si crea un piano di marketing strategico, perché oggi le persone non desiderano acquistare semplicemente un buon prodotto, ma scelgono il brand che è più affine ai loro principi.

 

I trend della comunicazione integrata mostrano quanto sia importante comunicare il rispetto per la natura, per la privacy e la sicurezza delle persone.

 

Impostare strategie di marketing che non tengono conto della sensibilità del pubblico e dei principi fondamentali dell’impresa è un errore che si pagherà, nel senso letterale del termine.

 

Marketing operativo che comunica l’impegno sociale dell’azienda

 

L’attivismo non deve rimanere sulla carta. Se un’azienda ha solidi valori e s’impegna in operazioni che mirino a migliorare la società o il pianeta, deve eseguire attività di marketing che li evidenzino.

 

Un’impresa che investe nella riduzione della plastica deve far conoscere questo processo virtuoso ai propri clienti. Ad esempio può inviare i propri prodotti in packaging riciclabili, che manifestano immediatamente l’atteggiamento ecologista.

 

Allo stesso modo, un’industria che installa pannelli fotovoltaici sui capannoni deve fare in modo che anche gli altri processi di produzione siano rispettosi dell’ambiente e tutto ciò deve essere comunicato attraverso contenuti (video, testi, foto) diffusi attraverso media online e offline.

 

Passare dalla teoria alla pratica può essere molto complicato quando si trattano temi delicati come la tutela dell’ambiente e il rispetto dei diritti umani, per questo motivo le aziende hanno bisogno di professionisti capaci di guidarle nella costruzione di piani strategici che facciano diventare l’attivismo del brand un vantaggio e non un problema.

 

È necessario affidarsi ad un’agenzia di marketing di grande esperienza e, molto spesso, è indispensabile anche un consulente aziendale che unisca il mondo dell’impresa a quello della comunicazione.

Scopri il ruolo del consulente aziendale come ponte tra azienda e agenzia di comunicazione.

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