Questo non è un messaggio alla nazione, è un semplice messaggio di condivisione, con cui voglio dare qualche spunto positivo per riprendere in mano la situazione.
Mi sono confrontato personalmente con molti colleghi e clienti sulla questione che sta colpendo il nostro paese: manager e imprenditori, che hanno saputo affrontare vari periodi di crisi, diverse per caratteristiche, ma accomunate dal fatto di dover richiedere lungimiranza e preparazione.
Oggi dobbiamo mettere in gioco tutte le conoscenze, le tecniche, le risorse del nostro bagaglio esperienziale, emozionale e culturale, esplorando, se necessario, nuovi sistemi. Per questo voglio condividere con voi ciò che ho raccolto, nella speranza di spingere ogni lettore a un ragionamento: io cosa posso fare concretamente per affrontare la situazione?
Gestire il tempo: analizzare
Ciò che è emerso da questi confronti riguarda alcuni dati oggettivi. Nei periodi c.d. normali gli imprenditori sono costantemente assorbiti dalla gestione quotidiana dell’azienda. Sono poche le occasioni per pensare in modo specifico alla vision e a soluzioni di lungo periodo in grado di anticipare le esigenze del mercato e dei clienti.
In altre parole, lo sappiamo: manca il tempo per fermarsi e riflettere.
In fase di lockdown invece quel tempo c’è e deve essere sfruttato nel migliore dei modi.
Come dicevo in un recente articolo sullo sviluppo delle imprese, conosco bene l’intraprendenza e il coraggio che serve alle volte per spingere un’azienda sulla vetta del mercato, ma quando si deve risalire una china particolarmente ripida bisogna frenare l’impulsività e decidere oculatamente ogni passo da fare.
Pensateci, quand’è l’ultima volta che avete ripreso in mano il piano strategico della vostra azienda?
Affrontare a mente lucida: esserci e ascoltare
Le crisi, come ogni accadimento, offrono sempre due modalità di essere affrontate:
Indossare i panni dell’imprenditore lungimirante significa non farsi prendere dal panico e non staccare mai la spina della propria azienda. Occorre sfruttare questo periodo per studiare, informarsi, parlare con collaboratori, clienti e fornitori, ripensare a una migliore gestione delle risorse umane e delle strumentazioni aziendali, analizzare gli errori compiuti in precedenza, quelli che erano stati del tutto o in parte sottovalutati.
Mantenere i contatti con tutti, dai clienti, ai collaboratori, ai fornitori, far sentire la propria voce rassicurante anche nei momenti bui, quando non è possibile incontrarsi fisicamente, oggi ha un valore indescrivibile.
Agire nel concreto per prepararsi agli scenari di ripartenza
Lo diceva Einstein in una situazione molto diversa, ma dettata da un’esperienza estrema, ai limiti dell’umanità:
«è nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere “superato”.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.»
Recuperiamo tutta la competenza di cui siamo in possesso, perché quando avverrà la tanto sospirata riapertura delle attività, tutti avranno una grandissima voglia di girare a mille. Uniti, con i propri dipendenti e tutte le persone che avranno dato un contributo, pronti e attrezzati.
Le imprese che si presenteranno al VIA con la propria macchina perfettamente settata, arricchita da soluzioni vincenti, pronte per essere sottoposte ai clienti, saranno coloro che vinceranno la dura competizione per l’attenzione delle persone al momento del rilancio.
3 consigli di comunicazione per ripartire dopo il lockdown
Facendo quello che ho scritto poco sopra, anch’io ho raccolto dati e direzioni importanti, parlando di futuro con i clienti e i collaboratori.
Voglio darvi tre spunti per la ripartenza, su cui ragionare nei prossimi giorni:
Attenzione però, come condiviso con molti colleghi imprenditori: pensare alla propria azienda non significa chiudersi in se stessi.
Chi avrà agito con tempestività anche durante la crisi, per aiutare le persone con i propri mezzi, avrà anche una marcia aggiuntiva: sarà parte integrante di quel paese che si è mosso per l’interesse comune, andando ben oltre le iniziative di responsabilità sociale d’impresa che solitamente vediamo.
Al termine di questo testo non chiedo contatti, voglio solo dare un piccolo contributo, per invitare anche voi alla solidarietà e a pianificare il rilancio delle vostre aziende, come tanti, per la ripresa tutti.