Hall of fame

I battiti che aumentano, le mani che iniziano a sudare, voci e rumori che ovattano le orecchie.

“E il vincitore è…Luca Targa!”

Mi alzo dalla sedia quasi incredulo, spaesato, un movimento non dettato dal cervello ma dall’emozione. Un gesto automatico, diverso dalle altre volte, perché oggi non viene premiato il lavoro svolto da me e dai miei collaboratori, ma vengo premiato in quanto professionista.

Inizio a camminare verso il palco, la colonna sonora di Momenti di Gloria a spingermi, flash, applausi, strette di mano, qualche altro gradino, questa volta a salire, ed ecco il momento: sono sul palco dell’Auditorium dell’Università IULM di Milano e sto ricevendo il premio alla carriera Hall of Fame del Press & Outdoor Key Award, evento organizzato da Media Key, gruppo specializzato nella comunicazione del mondo della pubblicità.

Di fronte ho una platea fatta per la maggior parte di colleghi e addetti ai lavori: difficile non perdere la salivazione, impossibile lasciarsi sfuggire l’occasione di raccontare quella che è stata la mia carriera fino a questo momento.

Così, con aziende del calibro di FIAT, McDonald’s e TIM sedute ad ascoltare le mie parole, dimenticandomi certamente di dire qualcosa che avrei voluto dire e di ringraziare qualcuno dei miei collaboratori, chiamo quelli presenti qui vicino a me, perché questo premio è anche loro. Loro e di tutti coloro che non lavorano più con me, ma che per tanti anni mi hanno accompagnato quotidianamente in un lavoro che è diventato una passione.

Attimi che sembrano durare una vita, come la rincorsa del rigore decisivo in una finale mondiale.

Tutto in un attimo, hai lavorato sodo per arrivare a quel momento, a quel premio alla carriera.

Hai pensato giorno e notte a quello che avresti potuto dire o fare in caso di vittoria.

Ma è inutile: l’emozione a volte prende il sopravvento, anche su chi, di mestiere, comunica attraverso le emozioni.

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