Cos’è il data-driven marketing e come supporta l’impresa?

 

Per creare un’impresa da zero o per promuovere e far crescere un business esistente non è possibile basarsi su sensazioni e informazioni pervenute da fonti non certe.

 

Oggi è possibile affidarsi al data-driven marketing per impostare le strategie su dati affidabili e accuratamente elaborati.

 

In questo articolo approfondirò quattro aspetti cruciali:

    1. Definizione di data-driven marketing
    2. Quali dati considerare per creare una strategia di marketing?
    3. Perché il data-driven marketing è utile all’impresa?
    4. Data-driven e organizzazione aziendale

 

Definizione di data-driven marketing

 

Alla domanda “che cosa s’intende per data-driven marketing?” la mia risposta è:

Il data-driven marketing è una strategia basata sulla raccolta, la selezione, l’utilizzo di dati che ha l’obiettivo principale di aiutare a prendere decisioni di marketing più informate e mirate.

 

Per dirlo ancora più semplicemente, nelle strategie data-driven le decisioni di marketing sono prese sulla base di dati concreti raccolti da varie fonti, ad esempio:

    • Analisi web;
    • Social media;
    • Feedback dei clienti;
    • Canali di vendita;
    • Altre selezionate fonti autorevoli e pertinenti.

 

Questo approccio consente di migliorare l’efficacia delle attività di comunicazione o promozione e di raggiungere i risultati desiderati in modo più efficiente.

 

Un’azienda B2B quando deve chiedere una consulenza di marketing?

 

In generale, un’azienda B2B può chiedere una consulenza quando desidera migliorare le sue strategie di marketing, comunicare efficacemente con utenti in target con il business, fidelizzare i clienti già acquisiti e, in definitiva, far crescere il proprio volume d’affari.

 

Una consulenza diventa uno strumento particolarmente efficace quando un’impresa B2B vuole:

    • Espandere il suo mercato di riferimento;
    • Formare personale interno;
    • Lanciare nuovi prodotti o servizi;
    • Uscire da un momento di crisi;
    • Migliorare la reputazione del proprio brand;
    • Aumentare/ottimizzare la presenza online;
    • Rafforzare la brand identity;
    • Rendere coerente la comunicazione aziendale su tutti i media;
    • Ottenere lead di qualità.

 

Il marketing è un elemento centrale di un’impresa che si rivolge ad altre imprese, di conseguenza deve essere curato avvalendosi di professionisti specializzati.

Quali dati considerare per creare una strategia di marketing?

 

Gli strumenti che utilizzano i marketer per analizzare le informazioni online relative forniscono un grande volume di dati, tecnicamente definito big-data, che devono essere selezionati in base agli obiettivi strategici che si vogliono ottenere.

 

In generale, è opportuno suddividere i big-data in:

 

    • Hard data.
      Sono i dati strutturati, ovvero dati numerici e categorici che possono essere facilmente organizzati, archiviati e analizzati. Di solito sono facilmente accessibili e possono essere recuperati da fonti come form, database transazionali, registri, dati finanziari, operazioni di contabilità. Gli hard data includono i canali per contattare l’utente/prospect, ad esempio: nome, lavoro, età, numero di telefono, email.

 

    • Soft data.
      Sono i dati non strutturati o semi-strutturati, che possono cambiare nel tempo. Questi dati richiedono l’utilizzo di tecnologie avanzate e l’intervento di uno specialista che li analizzi personalmente, perché riguardano i comportamenti online degli utenti, le abitudini d’acquisto, informazioni tratte dal CRM. I soft data sono utilizzati per comprendere le opinioni, le emozioni e le esperienze dei clienti, per identificare le tendenze di mercato e le nuove opportunità di business.

 

Gli hard data non cambiano nel tempo e sono più facili da analizzare, ma non forniscono una visione completa e dettagliata dei clienti e dei mercati.

 

I soft data richiedono tecniche di analisi più complesse, ma possono fornire una comprensione più approfondita dei bisogni e delle esigenze dei clienti.

 

Entrambi sono necessari per costruire una strategia di marketing mirata che permetta di creare un legame con le buyer personas.

 

Perché il data-driven marketing è utile all’impresa?

 

Il data-driven marketing può essere utilizzato in tutte le fasi del ciclo di vita del cliente, dallo sviluppo di nuovi prodotti e servizi alla promozione, dalla vendita e alla fidelizzazione dei clienti.

Il data-driven marketing è utile all’impresa perché consente di utilizzare i dati per acquisire una comprensione più dettagliata dei clienti e creare campagne di marketing più personalizzate. Questo approccio consente ai marketer di sondare meglio i bisogni e le preferenze dei clienti e di adattare le attività di marketing di conseguenza.

 

Un’accurata analisi di dati rilevanti consente all’impresa di prendere decisioni informate basate sui dati piuttosto che sulle intuizioni o sull’esperienza.

 

Data-driven e organizzazione aziendale

 

Se un’azienda vuole fondare il proprio business sul data-driven deve avere al suo interno specialisti in analisi dei dati, tecnologie di gestione dei dati e sicurezza informatica. Per questo motivo spesso le imprese si avvalgono di agenzie esterne specializzate nella raccolta e nell’analisi dei dati e nella creazione di strategie di marketing.

 

In ogni caso, la struttura organizzativa dell’azienda deve essere flessibile e favorire la collaborazione tra i diversi settori aziendali (marketing, vendite, IT, amministrazione) per utilizzare i dati in modo efficace in tutti gli aspetti del business.

 

Oggi è indispensabile utilizzare la MarTech per sfruttare al meglio i big-data e tradurli in informazioni utili alla crescita di un business.

 

Ti invito ad approfondire quest’ultimo argomento leggendo questo articolo: “MarTech è Marketing: occorre sapere dove applicarlo e come”

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