La comunicazione è uno dei fattori più importanti per un brand. Questo lo sa chiunque abbia messo in campo almeno un’operazione di marketing per la propria azienda.
Ciò che oggi è sempre più complicato è gestire i molteplici canali mediatici sui quali è possibile veicolare messaggi, informazioni, pubblicità, comunicati stampa.
Se è vero che la comunicazione integrata è un fattore molto importante per le imprese, allora bisogna curarla con estrema attenzione dentro e fuori dal web per fare in modo che il tone of voice dell’azienda sia sempre coerente, anche quando i media da utilizzare sono molto più di uno.
A questo presupposto bisogna aggiungere che le B2B hanno cominciato a utilizzare il web marketing dopo anni di diffidenza e ora si trovano davanti a un panorama digitale multi-sfaccettato, ma pieno di opportunità.
Marketing integrato B2B, comunicazione e clienti
Chi ha cercato la definizione di comunicazione integrata avrà probabilmente letto quella di Wikipedia in cui sono presenti passaggi che si adattano molto bene anche all’odierno marketing B2B.
I passaggi fondamentali da ricordare sono: “Per comunicazione integrata di impresa si intende la somma degli sforzi per dare compattezza e coerenza alle differenti tipologie di comunicazione… Sfruttando simultaneamente tutti gli strumenti mediatici a disposizione di una certa audience, è possibile catturarne l’intera attenzione… Si parla di sinergia tra i diversi strumenti di comunicazione”.
Queste parole sono sufficienti per far capire che comunicazione e marketing, soprattutto oggi, per arrivare correttamente ai clienti devono:
- Essere coerenti
- Essere tempestivi
- Viaggiare sui giusti media
- Creare coinvolgimento
Ogni strategia di marketing integrato moderna deve mettere al centro la persona a cui può interessare ciò che si vende. Definire precisamente la Buyer Persona a cui si vogliono inviare i messaggi è l’operazione che permette di stabilire quale linguaggio utilizzare, su quali canali intervenire con maggiore impegno, che tipo di contenuto soddisfa le richieste.
I canali digitali di una campagna di comunicazione B2B
Ormai è inutile pensare che il B2B possa sfruttare solo limitatissimi canali di comunicazione per acquisire nuove opportunità commerciali o per fidelizzare i clienti già acquisiti.
La personalizzazione delle campagne di comunicazione è diventata l’obiettivo primario, perché si è rapidamente passati dallo scoprire l’efficacia dell’Inbound Marketing per fare Lead Generation ad andare oltre passando all’Account Base Marketing (ABM), ovvero un approccio che porta alla creazione di contenuti così mirati da attirare un pubblico di potenziali clienti di altissima qualità.
Questa attività di marketing non si muove su un solo canale, ma ne integra diversi:
- Sito aziendale
- Blog
- Landing page
- Advertising online
- Social network
È chiaro che quando si dice social network e web advertising non s’intende sparare contenuti su ogni piattaforma presente online, ma selezionare attraverso un’accurata analisi i luoghi virtuali in cui sono attive le Buyer Personas che ci interessano.
A seconda del prodotto o servizio che una B2B produce bisogna capire dove orientare le attività di marketing.
Per alcune potrebbe essere giusto investire su LinkedIn, per altre Facebook, Twitter, Instagram e questo solo limitando il discorso a pochi social.
Ci sono anche gli strumenti promozionali dei motori di ricerca: Google, Baidu, Bing, Yahoo, Yandex, Ask. Ognuna di queste piattaforme può essere usata a seconda del mercato di riferimento, per esempio Baidu il motore di ricerca più usato in Cina.
Ora nel piano di comunicazione integrata i media tradizionali diventano smart
Prima di tutto prendiamo in esame un concetto che fino a qualche decennio fa era fantascientifico: la realtà ottimizzata per fare business.
Parlo della realtà virtuale e della realtà aumentata, due strumenti che anche nel B2B sono già il presente. Queste due tecnologie permettono ai clienti e ai prospect di vedere nel dettaglio macchinari o prodotti anche se non sono veramente presenti davanti a loro.
Passando ai canali di comunicazione tradizionali, tv, radio, cartelloni pubblicitari, bisogna considerare che negli ultimi anni sono diventati “smart” grazie alla connessione internet che permette di gestirli più puntualmente all’interno di un piano di comunicazione e marketing.
Ora questi media possono mostrare pubblicità mirate che sono legate direttamente all’utente che è entrato in contatto con l’azienda.
Le grandi aziende del B2C utilizzano già questi media non più statici, ma anche il B2B si sta affacciando a questa nuova opportunità.
Tutti questi strumenti di marketing non sono di certo semplici da gestire e per questo motivo molte imprese richiedono consulenze manageriali. Se anche tu stai pensando all’aiuto di un professionista esterno ti consiglio di leggere anche:
“Un consulente aziendale per B2B non si ferma mai: analisi e studio per restare sempre al vertice”.
Per capire meglio quest’ultimo consiglio leggi anche:
“Un consulente aziendale per B2B non si ferma mai: analisi e studio per restare sempre al vertice”