Un’azienda B2B è un ecosistema complesso in cui anche piccole variazioni possono determinare un miglioramento o un peggioramento dell’intera attività. Questo lo sanno bene tutti gli imprenditori che hanno fatto crescere le proprie imprese vedendo giorno dopo giorno il sistema arricchirsi di persone e strumenti.
In generale, più è grande l’azienda e più la gestione deve essere precisa, perché, ovviamente, le variabili in gioco aumentano. Ciò non significa che artigiani e PMI possano operare in uno stato di anarchia.
L’organizzazione del lavoro non deve mai essere trascurata se si vuole fare in modo che un’azienda orientata al business to business sia sempre competitiva, anche quando il tempo passa e il mercato irrimediabilmente cambia.
I principali fattori da analizzare sono:
- Tipo di struttura organizzativa
- Risorse umane
- Comunicazione
- Controllo dei risultati
Tipo di struttura organizzativa
Questo primo fattore deve essere valutato con molta attenzione, perché la struttura organizzativa di un’azienda B2B, ma anche B2C, condiziona notevolmente i lavoratori e, di conseguenza, ciò che producono.
Le principali strutture organizzative sono:
- Struttura funzionale
- Struttura a matrice
- Struttura divisionale
Ho già descritto questi sistemi di gestione in un altro articolo che ti invito a leggere se vuoi conoscere meglio le diverse caratteristiche di ogni struttura organizzativa.
La scelta deve essere fatta considerando il numero di dipendenti, il grado di controllo che serve su ogni attività e la flessibilità richiesta per alcuni tipi di lavoro.
In estrema sintesi si può dire che la struttura funzionale è la più utilizzata dalle PMI del nostro Paese per via della sua facile applicazione; la struttura divisionale è adatta a imprese più strutturate in cui ogni settore aziendale ha bisogno di autonomia; la struttura a matrice è tipica nelle web agency in cui c’è bisogno di estrema flessibilità.
Se conosci già questi modelli ma vuoi conoscere i vantaggi e gli svantaggi della struttura a matrice puoi approfondire l’argomento leggendo l’articolo dedicato.
Risorse umane
La struttura organizzativa che si sceglie determina anche la gerarchia all’interno dell’azienda e, quindi, il modo in cui si relazionano dipendenti, collaboratori esterni e responsabili.
I proprietari e i manager devono saper comunicare la loro leadership mostrando sempre grande attenzione nei riguardi di ogni figura presente in azienda.
Il benessere psicofisico dei lavoratori deve essere sempre al primo posto se si vogliono avere persone determinate ad eseguire al meglio i loro compiti giornalieri.
Qualsiasi sia la struttura organizzativa scelta bisogna fare molta attenzione al carico di lavoro attribuito ai dipendenti, al numero di ore di lavoro necessarie per ogni progetto, alla formazione che si garantisce, ai benefit che si concedono per gratificare i dipendenti.
Comunicazione nell’organizzazione del lavoro
La comunicazione all’interno delle aziende non è sempre semplice, ad esempio in una struttura divisionale il limite è labile tra autonomia dei diversi settori e il loro isolamento.
Il flusso delle informazioni deve essere curato per essere più efficace possibile, altrimenti possono innescarsi situazioni paradossali in cui un cliente conosce un’operazione promozionale in corso e il venditore no. Classico esempio di mancata comunicazione tra ufficio marketing e reparto vendita.
Non esistono uffici, fabbriche, laboratori, catene di negozi, che possano dirsi ben organizzati anche in assenza di una comunicazione chiara e coerente.
Controllo dei risultati
Distribuire oculatamente i compiti, gestire le risorse umane con estrema attenzione, far arrivare ogni informazione utile ai team di lavoro non sono attività sufficienti per avere successo.
Il tassello mancante è il controllo dei risultati.
Bisogna monitorare costantemente i traguardi intermedi e il raggiungimento dell’obiettivo principale.
Queste azioni di verifica devono basarsi unicamente su dati certi, numeri e fatti concreti, e non su sensazioni o altri fattori aleatori.
Infine, torniamo sull’importanza del capitale umano in un’azienda che mira ad avere successo per lungo tempo: ricorda che non bisogna mai sottovalutare il clima in azienda e le sensazioni dei dipendenti.
Per capire meglio quest’ultimo consiglio leggi anche:
“Organizzazione del lavoro in azienda: 10 indicatori di tensione”