4 consigli per l’organizzazione aziendale di quest’anno!

 

La pandemia ha insegnato una cosa importante a chi si occupa di organizzazione aziendale: la flessibilità è fondamentale.

 

Rimanere ancorati a modelli consolidati anche quando un evento cambia completamente le dinamiche lavorative porta molti problemi, mentre affrontare dinamicamente i problemi e riorganizzare la struttura aziendale nel minor tempo possibile aiuta decisamente a reagire all’inaspettata crisi.

 

Fatta questa doverosa premessa, vediamo i consigli per l’organizzazione aziendale 2022.

 

La struttura organizzativa tra lavoro in sede e da remoto

 

Anche quest’anno il lavoro da remoto e lo smart working dovranno essere presi in considerazione, sia per risolvere le problematiche generate dal Covid-19, sia per dare sempre più importanza al benessere dei dipendenti.

 

Nelle attività in cui parte del lavoro non necessita della presenza di tutto il personale, introdurre il lavoro agile porta con sé la riduzione della diffusione dei virus e dà modo ai lavoratori di organizzare meglio le attività quotidiane extra-lavorative.

 

Ecco perché le imprese possono ottenere benefici a lungo termine imparando a gestire efficacemente il lavoro in sede e il lavoro da remoto.

Organizzazione del lavoro basata sul welfare

 

Il welfare aziendale sarà sempre più importante per curare il rapporto tra impresa e dipendenti.

 

Non basteranno gli incentivi economici e lo smart working per rendere attrattiva un’azienda, ma saranno sempre più importanti le soluzioni che semplificano la vita del lavoratore e che ne aumentano il benessere.

 

Un piano di welfare potrebbe comprendere:

    • Polizze assicurative che coprono prestazioni mediche
    • Buoni pasto/spesa
    • Corsi di formazione
    • Buoni per eseguire attività sportive o rilassanti
    • Biglietti aerei o ferroviari
    • Agevolazioni per i genitori
    • Esperienze di team building

 

Sarà importante nei prossimi mesi pensare al benessere psicofisico dei dipendenti se si vorranno limitare le assenze e non avere cali di produttività per via dello stress.

 

Modelli organizzativi aziendali che comprendono collaboratori esterni

 

L’instabilità dei mercati, probabilmente, continuerà a caratterizzare il 2022, anche se la tendenza generale del nostro Paese è verso una netta crescita.

 

Come l’anno scorso, le imprese si troveranno ad affrontare periodi di attività frenetica ed altri in cui la produzione rientrerà nei ranghi della normalità.

 

Per far fronte a queste montagne russe i modelli organizzativi aziendali dovranno prevedere l’introduzione di collaboratori esterni, che interverranno nei momenti in cui la produzione è più intensa o per coprire eventuali assenze.

 

Non è banale gestire lavoratori esterni ed interni, ma potrebbe diventare indispensabile per soddisfare i clienti, quindi è meglio preparare il proprio personale all’introduzione di collaboratori e creare sistemi di monitoraggio dei progetti che tengano conto di queste nuove variabili umane.

 

La digitalizzazione continuerà ad influenzare la struttura aziendale

 

Non si fa altro che parlare di digitalizzazione e direi che le imprese ormai sono entrante in quest’ottica, anche le più restie al cambiamento.

 

Portare il digitale in azienda non significa solo automatizzare alcuni processi e installare software gestionali, ma obbliga all’introduzione di nuove figure professionali nell’organico aziendale e al costante aggiornamento tecnologico.

 

Il 2022 sarà un anno cruciale da questo punto di vista e di conseguenza la struttura aziendale dovrà adeguarsi per:

    • Aumentare la cyber security
    • Utilizzare nuovi sistemi di monitoraggio delle attività e dei lavoratori
    • Seguire le attività di digital marketing

 

La comunicazione e la promozione online sarà fondamentale per aumentare la popolarità dei brand e far aumentare i fatturati delle aziende e i consulenti aziendali specializzati in digital marketing avranno sicuramente ruoli da protagonisti.

 

 

Per approfondire leggi anche: “Il consulente aziendale come ponte tra azienda e agenzia di comunicazione”

 

Lascia un commento